- Rossella Della Valle
L’architettura mi accende in un altro modo.

L’ architettura mi confonde
la muratura portante prende vita.
Sinuosità di corpi si sovrappone a geometrie:
le sfere … le curve … gli avvallamenti
Il perimetro diventa profilo e l’area, la pelle
Le aperture sono profondità da percorrere
ma come si calcola la concavità delle superfici interne?
Le ellissi di natiche giocano con tangenti ... che si toccano
e linee che diventano movimento,
mi portano alla scoperta di pieghe e fessure della pietra che diventa carne,
e che gli occhi non riescono ad esplorare fino in fondo
Chiavi di volta legate ad archi
accrescono la spinta verso l’alto
Perdo il conto delle cordonature che le avvolgono
come in giochi erotici
mi smarrisco, sui pilastri d’appoggio e capitelli
e scompare la materia delle mura
ma rimane l’essenza dello spazio.
E con i tiranti d’ acciaio degli archi,
ogni volta ricomincio …
ma come si calcola la pendenza di una scala
quando se ne coglie solo la sottigliezza della struttura?
Per i ponti … invece … vorrei essere acqua
per poterli attraversare da dentro.
ma … e il cuore?
… credo ... sia nel mio